Il celebre direttore d’orchestra, arrangiatore e volto televisivo della musica italiana, Peppe Vessicchio, è morto all’età di 69 anni.
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, si è spento presso l’Ospedale San Camillo Forlanini di Roma, dove era ricoverato in rianimazione a causa di una polmonite interstiziale che si è aggravata rapidamente.
Figura iconica della musica italiana, Vessicchio ha diretto numerose edizioni del Festival di Sanremo, ottenendo successi memorabili come direttore d’orchestra:
- nel 2000 con gli Avion Travel (“Sentimento”),
- nel 2003 con Alexia (“Per dire di no”),
- nel 2010 con Valerio Scanu (“Per tutte le volte che”),
- nel 2011 con Roberto Vecchioni (“Chiamami ancora amore”).
Durante la sua lunga carriera ha collaborato con grandi nomi come Gino Paoli, Zucchero, Ornella Vanoni e Andrea Bocelli, lasciando un’impronta indelebile nella musica popolare e d’autore.
La notizia della sua morte ha provocato profonda commozione nel mondo dello spettacolo e della cultura. La premier Giorgia Meloni ha scritto: “Un artista di grande cultura musicale che ha dato tanto e che ci mancherà”.
La famiglia del Maestro ha chiesto riserbo e annunciato che i funerali si terranno in forma privata.
Il mondo della musica perde non solo un talento straordinario, ma anche un simbolo di eleganza, competenza e passione: la “bacchetta di Sanremo” lascia un vuoto profondo nella cultura italiana.

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