Nel mese di ottobre 2025, l’inflazione in Italia ha mostrato un chiaro rallentamento, scendendo all’1,2% su base annua, dopo l’1,6% registrato a settembre. Si tratta di una diminuzione significativa, che conferma la fase di raffreddamento dei prezzi al consumo nel Paese.
Il calo è dovuto soprattutto alla forte riduzione dei costi dell’energia, in particolare di quelli regolamentati, che hanno invertito la tendenza dopo mesi di aumenti. Anche gli alimentari non lavorati, come frutta e verdura, hanno contribuito alla frenata generale, con un incremento molto più contenuto rispetto ai mesi precedenti.
L’inflazione di fondo, che esclude i beni energetici e gli alimentari freschi, si mantiene stabile intorno al 2%, segnalando che la pressione sui prezzi dei servizi e dei beni di consumo quotidiano resta limitata.
Nel dettaglio, i beni registrano solo un lieve aumento, mentre i servizi continuano a crescere a un ritmo più sostenuto, mantenendo un differenziale di oltre due punti percentuali.
Complessivamente, la dinamica dei prezzi a ottobre riflette un equilibrio tra la discesa dei costi energetici e la moderata crescita dei servizi e dei beni alimentari lavorati, delineando un quadro di stabilità economica e contenimento dell’inflazione nel breve periodo.

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